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du Premier roman de Chambéry     


La parola muta

Giulio Perrone Editore 2021, collana “Fiamme”

Miglior romanzo d’esordio italiano 2022/2023 scelto dalle giurie dei lettori del Festival du Premier Roman de Chambéry, in partenariato con il Premio Città di Cuneo per il primo romanzo

La vita di Irene, fin dalla nascita, è scandita e governata dalle parole. Prima era il silenzio, la calma, uno spazio indefinito in cui tutto era fluido e innominato, poi sono arrivate le parole: quelle giuste e quelle sbagliate, quelle che avvicinano e quelle che separano, quelle della voce di sua madre che le canta una ninnananna in olandese e quelle aspre dei litigi, quelle della scrittura, che per Irene è sempre stata una necessità, una prova della propria esistenza. Ma il giorno in cui il fratello Giovanni si ammala, Irene smette di scrivere. La malattia segna l'inizio di un lungo periodo in cui le parole improvvisamente le si mostrano in tutta la loro impotenza e inadeguatezza. Se da una parte la malattia di Giovanni diventa un pensiero fisso e la sua guarigione l'unica meta da perseguire, dall'altra a preoccuparla di più sono le relazioni con i fratelli e con la madre. Irene si ritrova a fare i conti con una storia di violenza e omertà familiare, e con un passato che ha lasciato in tutti ferite profondissime che nulla riuscirà forse mai a sanare. Scopriamo allora che la parola racchiude in sé tutti i significati della vita: può restare ammutolita, o può essere una muta che indossiamo per nascondere agli altri la nostra assoluta fragilità, ma può anche salvarci da ciò che siamo stati per accompagnare il nostro mutare nel tempo.







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Il senso del respiro

Castelvecchi 2020

Da un progetto di Luciano Minerva e Ilaria Drago, in collaborazione con Francesca Masera, Stefano Lamorgese e Silvia Zanini.

l libro raccoglie gli scritti di diversi autori: Emma (Hora) Aboaf, Alessandro Bergonzoni, fra’ Bernardino della Romita, Sista Bramini, Davide Carrera, Giuseppe Cederna, Claude Coldy, Vincenzo Cottinelli, Alessandra Cristiani, Erri De Luca, Valeria Di Bitonto, Cristina Donà, Marta Foggini, Paolo Fresu, Michele Gamba, Sabrina Giarratana, Daniel Lumera, Giovanna Marini, Daniele Masala, Giorgio Moretti, Simona Mulazzani, Giuliana Musso, Ilaria Atena Negri, Nicoletta Polla-Mattiot, Francesca Rigotti, Bruno Rizzato, Marcello Sambati, Verena Schmid, Orazio Sciortino, Patrizia Stefanini, Cecilia Ziano. “Il virus che ha attratto su di sé l’attenzione di tutto il mondo ha attaccato un punto debole della Terra, della società umana e dei singoli individui: la capacità di respirare, sia individuale che collettiva. Per uscirne a un livello elevato, occorre andare ben oltre l’autodifesa e la diffusione della paura del contagio. Urge far esprimere, ascoltare, connettere le più diverse voci sul Respiro, per condividere a livello più ampio possibile le potenzialità e l’espansione dei polmoni nel mondo”, ha scritto Luciano Minerva nella lettera inviata agli autori all’inizio di maggio 2020, nei giorni del lockdown. Dal suo invito a scrivere è nata questa opera corale, i cui diritti saranno interamente devoluti alla Federparchi.